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Le evase - Storie di sesso e di violenze

Regia di Conrad Brueghel (Giovanni Brusadori) vedi scheda film

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La recensione su Le evase - Storie di sesso e di violenze

di mm40
3 stelle

Quattro evase dirottano un autobus carico di tenniste per rifugiarsi nella villa di un giudice. Qui la strana compagnia vive ore di violenza, sfrenata lussuria, follia e disperazione.

 

La prigione femminile è uno dei classici espedienti narrativi del cinema di exploitation tipico di quel momento; Giovanni Brusadori - che firma la regia con il pretenzioso pseudonimo Conrad Brueghel - scrive con Bruno Fontana una sceneggiatura adeguatamente cruda e immaginifica in quanto a violenza e sesso che si inserisce benissimo nel genere e ha quantomeno il pregio di reggersi a perfezione, dal punto di vista logico, sulle proprie gambe. Gli argomenti messi in scena sono certamente pretestuosi, tirati in ballo per fare spettacolo e generare curiosità morbose insomma, ma hanno un loro perchè nel periodo degli anni di piombo (fra i personaggi c'è quello di una terrorista) e delle pagine dei giornali quotidianamente imbottiti di cronaca nera. Detto ciò, naturalmente il film è modesto sul piano estetico e la realizzazione pare sbrigativa quanto richiederebbe una pellicola espressamente destinata a un pubblico ristretto e da seconda visione, ma vince il confronto con la maggior parte dei prodottini analoghi coevi. Il cast prevede pochi nomi degni di attenzione, pur rendendo a sufficienza per il contesto, con una chiara prevalenza di attrici sugli attori e soprattutto di attrici dedite senza troppi problemi al nudo, che qui impegna gran parte della visione: Lilli Carati, Dirce (accreditata come Patrizia) Funari, Ines Pellegrini, Angela Doria, Filippo De Gara, Zora Kerova, Marina Daunia (D'Aunia sui titoli). Curiosità relativa proprio ai titoli di testa: il copione è attribuito a Fontana e Giovanni Brusatori: possibile un errore simile perfino nella titolazione? Per il regista è comunque l'opera prima e ultima della sua carriera; proseguirà sul set come interprete, fino alla fine degli anni Ottanta. 3,5/10.

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