La recensione su Bel Ami l'impero del sesso

George Duroy (Harry Reems), redattore della rivista letteraria New Morality Magazine, si trova in missione per screditare il rivale Charles Forrester (André Chazel), editore del giornale per adulti Playhouse e in parte ritenuto responsabile della degenerazione dei costumi nella cività occidentale. George fa visita ad una mostra erotica, indetta da Forrester, nella quale sono esposte opere d'arte moderna. Impacciato e turbato dall'esperienza, uscendo viene investito dall'auto guidata da Anita (Christa Linder). Dopo un tentativo di soccorso, George viene abbandonato dalla ragazza e chiede aiuto all'amica Clothilde (Anne Bie Warburg). Comincia per lui un'inarrestabile serie di incontri con donne bellissime e disponibili, più volte incrociate in diverse circostanze: Stephanie (Lisbeth Olsen), Rebecca (Jacqueline Laurent) e sua figlia Suzanne (Marie Forså). George, tra una ragazza e l'altra, si converte alla teoria "libertina" della rivista Playhouse, finendo per scavalcare l'editore e assumere il ruolo dirigenziale.

Harry Reems e Christa Linder

Ispirato molto liberamente all'omonimo romanzo di Guy de Maupassan, Mac Ahlberg scrive e dirige il terzo (di quattro) erotici spinti, caratterizzato da brevi inserti hard girati dagli attori stessi. Si tratta di una elegante commedia, interpretata da un occhialuto Harry Reems, all'epoca in trasferta svedese sui set di Mac Ahlberg e Joseph W. Sarno, per sfuggire alle ripercussioni legali in America, essendo apparso in Gola profonda di Gerard Damiano. Presente anche nel precedente Justine & Juliette le sexsorelle, Reems ricopre brillantemente il ruolo di sciupafemmine, costretto a ripetuti assalti che affronta spesso con una sana dose di ironia, senza mai perdere colpo.

Rispetto ad analoghi prodotti di altre nazioni, Bel Ami affronta il sesso in maniera professionale, nel pieno rispetto dell'apertura mentale e antimoralistica scandinava. Il regista, infatti, non si cela dietro pseudonimo pur avendo diretto pellicole regolari (cifrare la breve biografia scritta ne La collegiale svedese) e le attrici, tutte splendide fisicamente, non si tirano indietro di fronte alle brevi (e ben girate) scene hard. La bellissima Marie Forså, pur avendo praticato sesso (venendone, come nelle altre pellicole, spontaneamente appagata), per contratto impose di non essere ripresa in dettagli intimi, nell'ottica di intraprendere in futuro un percorso d'attrice nel cinema mainstream. Percorso che, purtroppo, non ha avuto modo di affrontare. Vivace, frizzante, animato da un allegro motivo musicale riproposto in diverse variazione orchestrali (opera di Olivier Toussaint), Bel Ami l'impero del sesso è un film spettacolare, in grado di allietare novanta minuti senza mai scadere nel volgare o nel cattivo gusto. 

Christa Linder

L'affascinante Jacqueline Laurent era presente anche nel cult di Jesús Franco, Sexy diabolic story, mentre André Chazelha ha partecipato ad un film della serie danese "Zodiac", diretta da Werner Hedman dal titolo Squadra supersexy sotto il segno del Saggittario.

Harry Reems e Christa Linder

I quattro film erotici "svedesi" diretti da Mac Ahlberg

- La collegiale svedese (1974)

- Justine & Juliette le sexsorelle (1975)

- Bel Ami l'impero del sesso (1976)

- Molly primavera del sesso (1977)

"Gli sembrava così bella, così seducente, così diversa dalla gente comune, che non capiva perché nessuno rimanesse frastornato come lui al rumore ritmico dei suoi tacchi sul selciato della via, né si sconvolgessero i cuori con l’aria dei sospiri dei suoi falpalà, né impazzissero tutti d’amore al vento della sua treccia, al volo delle sue mani, all’oro del suo ridere." (Gabriel Garcia Marquez)

F.P. 17/03/2020 - Versione visionata in lingua francese (durata: 93'07")