Regia di Yuen Woo-ping vedi scheda film
Tsui Hark produce, Yuen Woo Ping dirige. Donnie Yen è la star. Serve altro?
Cina, dinastia Quing, Il governo di provincia corrottissimo, sfrutta i poveri ed i meno abbienti. Anche i monaci Shaolin non sono immuni dal fascino del potere e del denaro e spesso compiono vere e proprie spedizioni punitive nei villaggi. Un giustiziere mascherato, che si fa chiamare Iron Monkey (Yu Rongguang), proprio non ci sta a vedere ingiustizie, e reagisce alla Robin Hood, combattendo i soprusi e rubando beni ai ricchi per darli ai poveri. Il maestro di arti marziali Wong Kei (Donnie Yen) , insieme al figliolo Wong Fei (interpretato in realtà da una bambina, Angie Tsang), giunge dalla città al villaggio: dapprima costretto a combattere contro Iron Monkey, ne diventerà alleato quando un emissario del governo supererà il limite.
Felicissimo connubio tra Tsui Hark (produce) e Yuen Woo Ping (dirige), “Iron Monkey” è un wuxia imprescindibile per tutto il cinema moderno che guarda alle arti marziali. Un mix perfetto fra azione ed ironia dal ritmo indiavolato, descrive un mondo che ha ragion d’essere in virtù del kung fu, presente in ogni fotogramma. Un’ora e mezza di combattimenti straordinari, coreografati in un modo che “la tigre e il dragone” (per citare un titolo coreografato sempre da Ping apprezzato e conosciuto in tutto il mondo) proprio ciao, neanche gli si può avvicinare. Ma è il concetto di Wuxia ad esser anni luce dalle rintronanti e finte opere di Lee e Yimou. La varietà e la creatività degli stunt è impressionante e a volte così veloce che perfino l’occhio fa fatica a seguire l’azione, che raggiunge vertici di poesia nello scontro finale a tre, in equilibrio fra pali infuocati.
Ci credo, con un cast così: Yu Rongguang (ingiustamente dimenticato) è un mostro vero e proprio, e non ha nulla da invidiare al più conosciuto Donnie Yen, qui al top della forma fisica. Angie Tsang, divenuta campionessa di Wu shu in seguito e pure lei ignorata dal cinema, ci dà dentro di brutto e cosi via; anche il più sconosciuto ed anonimo membro del cast ha un curriculum di livello, se parliamo di arti marziali.
I personaggi interpretati da Donnie Yen e Angie Tsang fra l’altro sono esistiti veramente: il primo faceva parte di un ordine di guerrieri Shaolin, il secondo invece era un eroe nazionale protagonista di innumerevoli pellicole, le più famose formano la trilogia di C’era una volta in Cina “ firmate guarda caso sempre da Tsui Hark.
Un ‘opera che dà onore al genere, un must per tutti gli appassionati. Uno dei migliori wuxia di sempre.
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