Regia di Douglas McGrath vedi scheda film
Secondo film su Truman Capote nel giro di pochissimo tempo, meno corposo, ma più concreto del suo rivale.
Il film di Douglas McGrath è dunque robusto e solido, ma, come spesso capita di fronte a produzioni con cast così di alto profilo, perde di umanità e fatica ad emanare quello spirito che sia libertino ben oltre le (apparenti) intenzioni.
Alla fine dunque la pratica non abbraccia la teoria, per un'opera realizzata artigianalmente, complessivamente discreta, interessante e varia nell'esposizione, ma incapace di elevarsi.
Più che sufficiente.
Un ruolo duro e fuori dai suoi canoni, ma esplicitato in maniera discreta.
Anche per lei un ruolo impegnato, abbastanza anomalo. Soddisfacente.
Molto meglio di lui Seymour Hoffman nel caratterizzare questo eccentrico personaggio. Comunque onesto.
Regia solida, con pochi fronzoli, ma anche difficoltà ad elevare le emozioni ad un livello superiore.
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