Un contable trascorre una tranquilla vacanza nella città di San Francisco quando, improvvisamente, scopre di essere stato avvelenato. Gli rimangono due giorni per scoprire l'identità dell'omocida e il motivo che lo ha portato a compiere un gesto simile.
"Vengo per denunciare un omicidio. Il mio". Così inizia il film che, in flashback, spiega poi chi ha avvelenato il povero notaio Frank Bigelow e per quale motivo. Un po' confuso alla resa dei conti, ma godibile.
Dopo nove noir anni '40, ecco un '50 davvero inconsueto: Frank Bigelow denuncia alla polizia un omicidio e gli viene chiesto DI CHI?; la sua risposta IL MIO sembra senza senso. Il regista Mathè ci porrà al suo fianco nelle "due ore ancora" in cui il protagonista (Edmond O'Brien) lotterà col tempo ....se non altro per capire!
Un incubo che travolge un uomo condannato inappellabilmente da un destino crudele e beffardo che stringe all’essenziale i concetti Di una storia che parla semplicemente di un provinciale che arriva nella grande città, ne vive il caos frastornante del sentirsi straniero fra sconosciuti e viene così sopraffatto e risucchiato dalle proprie paure.
La disperata ricerca del perché di un addio incombente, inevitabile ed inspiegabile. L'idea è validissima, il ritmo è piacevolmente sostenuto, ma tutto il resto è materiale standard.
DUE ORE ANCORA (1950)
Il titolo originale del film è "D.O.A.", acronimo di "DEAD ON ARRIVAL": troppo esplicito. Bravi i titolisti italiani ad inventarsi questo falso acronimo: "DUE ORE ANCORA" anche se Frank Bigelow (Edmond O'Brien) una minima speranza di sopravvivere in effetti non ce l'ha più quando si presenta alla Polizia di San Francisco… leggi tutto
Frank Bigelow (Edmond O'Brien) e' un tranquillo contabile di passaggio nella citta' di San Francisco. La sera, in un locale notturno, un misterioso individuo gli somministra un letalissimo veleno ad azione ritardante. Nel breve lasso di tempo che gli resta da vivere, Frank cerchera' in tutti i modi di risalire all'identita' dell'assassino e al movente. … leggi tutto
Per essere in tema "Noir" il Film e' azzeccato in varie parti ma ne ho viste di Pellicole molto piu' godibili e piu' intense : questa ha nei primi 30' un lento e noioso trascorrere senza che accada nulla da ricordare e tutto il resto che si vede nel susseguirsi della Storia e' qualcosa di leggermente piu' pimpante ma senza tanto nerbo.Visione totale da dimenticatoio.voto.4. leggi tutto
Frank Bigelow (Edmond O'Brien) e' un tranquillo contabile di passaggio nella citta' di San Francisco. La sera, in un locale notturno, un misterioso individuo gli somministra un letalissimo veleno ad azione ritardante. Nel breve lasso di tempo che gli resta da vivere, Frank cerchera' in tutti i modi di risalire all'identita' dell'assassino e al movente. …
D.O.A. ovvero Dead on Arrival, è la sigla che chiude il dossier di Frank Bigelow. Forzato il titolo in italiano, le ore a disposizione del protagonista sono ben più di due, ma si è ovviato al problema di rieditare la locandina, lasciando il titolo originale. Un noir entrato nella storia tutto sommato in maniera meritata, la tensione si avverte fin dalle prime battute…
DUE ORE ANCORA (1950)
Il titolo originale del film è "D.O.A.", acronimo di "DEAD ON ARRIVAL": troppo esplicito. Bravi i titolisti italiani ad inventarsi questo falso acronimo: "DUE ORE ANCORA" anche se Frank Bigelow (Edmond O'Brien) una minima speranza di sopravvivere in effetti non ce l'ha più quando si presenta alla Polizia di San Francisco…
Un uomo si presenta alla polizia per denunciare un omicidio, la cui vittima è lui stesso. Segue lungo flashback esplicativo: l’uomo è un commercialista che si trovava in vacanza a San Francisco ed è stato intossicato da un veleno che lascia solo pochi giorni di vita; cercando di capire chi lo voleva morto e perché, ha scoperto che uno sconosciuto lo aveva…
Io pensavo davvero di aver finito coi titoli idioti, ma questi continuano ad uscire dalle fogne e hanno ripreso a infestare i miei incubi (e anche quelli del terrorizzato Conte Dracula qui a fianco). Quindi ecco…
Per essere in tema "Noir" il Film e' azzeccato in varie parti ma ne ho viste di Pellicole molto piu' godibili e piu' intense : questa ha nei primi 30' un lento e noioso trascorrere senza che accada nulla da ricordare e tutto il resto che si vede nel susseguirsi della Storia e' qualcosa di leggermente piu' pimpante ma senza tanto nerbo.Visione totale da dimenticatoio.voto.4.
E' un piccolo film semisconosciuto, pare mai visto in TV, ma decisamente da riscoprire. Anche la trama è originale e interssante. Non è marginale precisare che la sceneggiatura originaria è di Billy Wilder, che scrisse per Robert Siodmak nel 1931 (L'uomo che cerca il suo assassino). Questo film ne è un ottimo rifacimento. Ebbene, è un film veloce e molto teso, in crescendo fino alla fine.…
Il noir classico, che annovera tra i suoi esemplari indimenticabili capolavori dalla meritata notorietà, ne comprende altri non di bassa qualità, ma tuttavia quasi dimenticati. In alcuni casi la cosa si…
Quel che conta di più nella felice riuscita di questo film è probabilmente il soggetto (così intrigante da essere approdato più volte, e in differente forma, sul grande schermo: derivato da un film tedesco del 1931 inedito in Italia, Der Mann, der seine Mörder sucht diretto Robert Siodmak e sceneggiato – udite, udite – da un ancor…
Folgorantissimo l'inizio di questo film, considerato minore in quanto a mezzi produttivi, ma sicuramente non nella concezione e nella realizzazione: un tizio entra in una stazione di polizia di Los Angeles e chiede concitatamente di vedere con urgenza il capo della squadra omicidi. Trovatolo, sporge denuncia per un omicidio avvenuto a San Francisco la sera precedente. Quando l'ufficiale della…
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Commenti (6) vedi tutti
Un uomo si presenta al comando di polizia per denunciare il suo omicidio; comincia così questo gioiello del noir dal ritmo serratissimo. Da vedere.
leggi la recensione completa di alfatocoferolo"Vengo per denunciare un omicidio. Il mio". Così inizia il film che, in flashback, spiega poi chi ha avvelenato il povero notaio Frank Bigelow e per quale motivo. Un po' confuso alla resa dei conti, ma godibile.
commento di moviemanDopo nove noir anni '40, ecco un '50 davvero inconsueto: Frank Bigelow denuncia alla polizia un omicidio e gli viene chiesto DI CHI?; la sua risposta IL MIO sembra senza senso. Il regista Mathè ci porrà al suo fianco nelle "due ore ancora" in cui il protagonista (Edmond O'Brien) lotterà col tempo ....se non altro per capire!
leggi la recensione completa di cherubinoun buon thriller che gioca le sue carte nella seconda parte,vincendo la partita,insomma non perdetelo...non lasciatevelo sfuggire.Promosso.
commento di ezioUn incubo che travolge un uomo condannato inappellabilmente da un destino crudele e beffardo che stringe all’essenziale i concetti Di una storia che parla semplicemente di un provinciale che arriva nella grande città, ne vive il caos frastornante del sentirsi straniero fra sconosciuti e viene così sopraffatto e risucchiato dalle proprie paure.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792La disperata ricerca del perché di un addio incombente, inevitabile ed inspiegabile. L'idea è validissima, il ritmo è piacevolmente sostenuto, ma tutto il resto è materiale standard.
commento di OGM