Regia di José Ramón Larraz vedi scheda film
Blando erotico spagnolo opera di Larraz, cineasta molto più significativo in campo horror. Nonostante il tema che lo apparenta al più riuscito La bestia di Borowczyk e tanto nudo di circostanza, Sodomia rappresenta il classico e pretenzioso erotico d'autore. E' circolato da noi con inserti hard.
La pittrice Lorna (Patricia Granada) riceve visita da parte dei coniugi Grant, in partenza per Londra. Questi le propongono di assumere Trina (Lidia Zuazo), una gitana già al loro servizio come domestica. Lorna ospita dunque la giovane ragazza, che però manifesta uno strano comportamento alludendo a sogni erotici durante i quali viene inseguita da un ragazzo nudo a cavallo per poi subìre sodomia (all'interno di un cavallo di Troia). I sogni in realtà sembrano essere collegati a Chico (Rafael Machado), un giovane di gradevole aspetto che davvero si presenta nei paraggi nudo galoppando su un cavallo. Dopo averlo accolto a fucilate, Trina finisce per farsi sedurre da Lorna. Tra le due amanti, però, Lorna non sembra essere impaurita da Chico e, quando questo si presenta alla porta per restituire un oggetto smarrito da Trina, si forma un pericoloso triangolo erotico.
"Amore e sesso sono due cose completamente diverse, che possono anche non essere congiunte." (Lorna)
Sodomia: Rafael Machado e Lidia Zuazo
José Ramón Larraz, nome significativo della cinematografia spagnola in particolare in campo horror con classici girati negli anni '70, decide di percorrere l'erotico, forse impressionato dal film di Walerian Borowczyk (La bestia, 1975) con il quale questo Sodomia condivide l'atmosfera onirica e il desiderio latente delle protagoniste femminili di essere brutalmente sodomizzate. A differenza però del notevole film di Borowczyk, Larraz (anche sceneggiatore) non si addentra con convinzione nel genere. Affronta il nudo in forza di attrici e attori molto sensuali ma si ferma sempre sul limite. Anche a livello onirico. Questa timorosa forma di approccio, in anni durante i quali l'hard è ormai sdoganato a livello quasi mondiale, sommata a una trama implausibile, rende il film pretenzioso e penalizzato dalla scelta limitativa e frustrante di autocensura. La tensione erotica non sfocia mai negli amplessi nonostante i profili psicologici dei protagonisti siano terribilmente limitrofi a quelli di un porno. Si salvano la bella cinematografia e alcune suggestive location, nonché il nudo potente (ma del tutto inespresso) della Granada.
Sodomia: Patricia Granada e Lidia Zuazo
Inutili e inefficaci anche le due lunghe e monotone seguenze di danza a suono di fiacco ritmo musicale ispanico (con chitarra). Larraz conferma d'essere poco versato all'erotismo, come dimostra anche un finale tragico che sembra essere stato improvvisato e appiccicato per dare un taglio più serio al racconto. Film di rarissima reperibilità, data l'ormai introvabile edizione italiana uscita in VHS per l'etichetta "Skorpion", pesantemente tagliata e con inserti hard, forse coincidente con la squalida versione circolata nelle nostre sale nel periodo (1979) in cui questo tipo di operazione era purtroppo abituale. Nella edizione originale curata da Larraz non è mai dato vedere un dettaglio in tal senso, nemmeno durante i numerosi amplessi. Deliranti i titoli delle due versioni distribuite in Inghilterra: The violation of the bitch e Secrets of the bitch.
Sodomia: Patricia Granada alla ricerca di Chico
Sodomia: manifesto dell'edizione inglese
"Il Signore risparmierà tutti per dieci giusti. Ma se non ce ne sono dieci, la sua vendetta si abbatterà tremenda sulle due città. E ricordati: se qualcuno di quelli che partono da qui guarda indietro, il suo gesto vorrà dire che rimpiange l'empia vita di Sodoma, e Dio lo punirà. Che nessuno si volti, nessuno." (Sodoma e Gomorra)
Trailer (video soggetto a limiti d'età)
F.P. 11/04/2021 - Versione visionata in lingua inglese come "Vice makes a visit" (durata: 89'51")
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