Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Ho visto oggi, per la prima volta, Incontri ravvicinati del III tipo. Tanta acqua sotto i ponti è passata, i miei occhi hanno visto tanta fantascienza, tanti effetti speciali.
Eppure questo film è ancora affascinante! Realizzata in tempi in cui le fantasie degli Americani riguardo gli UFO erano all'apice, questa pellicola dà un aura di epicità e di mistero all'arrivo degli alieni sulla nostra terra. Strani sussulti tettonici e sbalzi magnetici presagiscono qualcosa di incredibile, finché le prime sentinelle colorate dello spazio sfilano in corsa sulle strade americane, rincorse dalla polizia! Il motivetto ipnotico di John Williams fa da cornice a questi bizzarri avvenimenti che si verificano in tutto il mondo: dalla Mongolia all'India fino agli Stati Uniti; e la suspence cresce esponenzialmente fino al fatidico "incontro", in cui appaiono quelle che probabilmente restano le più suggestive astronavi della storia del cinema, immense e colorate di luci. Infatti con il passare del tempo, il cinema di fantascienza si è allontanato da questa visione pittoresca che aveva Spielberg degli UFO, spingendosi verso creazioni più fredde e realistiche, più scientifiche e meno "fanta" se vogliamo.
Probabilmente il fascino più grande di film come questo e come E.T. sta proprio nella visione fanciullesca dei misteri dell'universo!
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