Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Avvistamenti UFO, abduzioni ad opera di alieni, psicosi e drammi familiari, complottismo ed occultamenti governativi. Una sostanza così greve è trattata attraverso una forma decisamente puerile e di impatto immediato. È questo il personalissimo registro con cui il maestro Spielberg, per la prima volta in carriera, affronta la (tanto cara) tematica aliena. Depauperando i concetti trattati da una forma ingombrante, è come se Spielberg invitasse ad aprire gli occhi sulla sostanza dei fatti. E la sostanza parla chiaro, senza circonlocuzioni: gli extraterrestri esistono, sono tra noi, ed il loro squassante impatto viene attutito, occultato, dalle autorità, nonostante la natura pacifica e pedagogica della loro intrinseca natura.
Quella di Spielberg è una favola fantascientifica, in cui più che le parole contano le emozioni suscitate dalle immagini. Di rilievo la teoria di fondo che viene veicolata grazie ad un soggetto interessantissimo, basato sull’assunto utopistico che oltre a non esser soli nell’universo, esiste addirittura un collaudato modus (pacifico) per comunicare. Generoso l’Oscar per la fotografia. Poco sfruttata ma suggestiva la prova tecnica di E.T. ad opera di Carlo Rambaldi.
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