Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Tripudio di effetti speciali e di suspense. Bravo Spielberg, giovane ma già affermato (Lo squalo è di due anni prima, Duel è del 1971), che ritornerà ben presto - insieme a Rambaldi e le sue creature - sull'asse fantascienza-extraterrestri con ET (1982). Questo è un lavoro dotato di buona tensione, con pochi personaggi ma discretamente delineati, con una trama forse un po' semplice ed un finale abbastanza prevedibile, ma sono due ore e dieci minuti di buon ritmo. Con Truffaut co-protagonista, a testimonianza della stima che il regista francese aveva del collega più giovane americano. Non particolarmente acuta come riflessione sugli 'altri mondi' e sulla convivenza fra 'specie' diverse, ma pur sempre un prodotto piacevole.
Segnali misteriosi sono avvertiti nei cieli di tutto il pianeta; negli Usa ad una madre viene rapito il figlio da presenze oscure ed inspiegabili e parte alla ricerca del bambino insieme ad un uomo ossessionato dalla visione di una strana montagna. I due giungono nel deserto, dove l'esercito ha costruito una base segreta in cui gli scienziati comunicano tramite le note musicali con gli alieni. Il bambino viene restituito, l'uomo va incontro ai pacifici ospiti extraterrestri.
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