Regia di Gore Verbinski vedi scheda film
Secondo capitolo pieno di azione e spettacolo
Secondo capitolo, altra maledizione alla base della storia: questa volta legata al famigerato capitano Davy Jones, che a causa di un amore non contraccambiato si strappa il cuore dal petto, non potendo sopportare il dolore, custodendolo poi in un forziere e continuando a vivere a patto che tocchi terra solo un giorno ogni 10 anni. Intanto Will Turner ed Elizabeth Swann stanno passando guai, poiché sono accusati di cospirazione per aver aiutato il pirata ricercato Jack Sparrow; tuttavia saranno sciolti dalle accuse se recupereranno la bussola di quest'ultimo, apparentemente malfunzionante ma con il grande potere di indicare ciò che il possessore desidera di più. Purtroppo nell'ambiente piratesco il "do ut des" regna sovrano, e per la bussola bisognerà aiutare la ciurma della Perla Nera nell'impresa di trovare la chiave che apre il sopracitato forziere, con alle calcagna i pesci antropomorfizzati dell'Olandese Volante, guidati da Jones, viscido e tentacoloso, nonché aiutato da una temuta creatura mitologica, il Kraken, anch'essa tentacolosa ma molto più grande di lui. Una trama interessante e piena di spunti che a mio parere supera di poco il primo episodio, da una parte per le numerose scene spettacolari e ai vertici dell'avventura con la a maiuscola, come la fuga dagli indigeni tra gabbie di scheletri che dondolano a suon di musica di danza, gli attacchi del Kraken, dove si notano i grandi effetti speciali di Knoll, Hickel, Gibson e Hall, premiati con un oscar, frutto di un lavoro talmente lungo che esigeva mesi per ogni inquadratura in computer grafica, ma anche il combattimento nella ruota del mulino, le cui prove sono durate per ben 5 settimane; dall'altra per il cattivo, interpretato da Bill Nighy, uno tra i più famosi del 2000 grazie al suo inquietante e originale design, e per i personaggi, ben caratterizzati, in particolare Sparrow, con il suo menefreghismo, egoismo e (limitata) vigliaccheria. Poi, nonostante duri ben 2 ore e mezza, la durata non pesa, non ci si annoia. Al tema originale inoltre si aggiunge la soundtrack del mitico Hans Zimmer, in grado di conferire tanto pathos alle scene più concitate, la regia è sempre di Gore Verbinski e la scenografia di Dexter rimane esotica e una gioia per gli occhi. Grande successo al botteghino: è il terzo film nella storia del cinema ad aver superato il miliardo.
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