Regia di Laurence Malkin vedi scheda film
Buon prodotto in cui le intenzioni ed i moventi dei protagonisti si rivelano poco alla volta e solo nel finale in maniera completa. Phillippe non si muove male ed anzi risulta abbastanza credibile, Fishbourne si fa il suo decentemente. Di aspetti notevoli questo film ne ha due, la capacità di creare tanta tensione pur essendo girato quasi integralmente in una stanza e di mettere lo spettatore in condizione di non saper più da che parte stare. Il terrorista appare mosso da valori veri, da una forte diffidenza legata ai progetti che lo animano e per cui vive e morirebbe; sebbene non si possa approvarlo per i suoi metodi, si può rispettarlo per il suo valore. Un prodotto nato in un contesto in cui tale immedesimazione difficilmente ha avuto luogo, dando piuttosto sfogo ad una rabbia sociale pompata dai media ma visto oggi può avere altre chiavi di lettura interessanti. Voto: 7.
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