Regia di Geoffrey Sax vedi scheda film
«Non sei mai troppo giovane per morire», recita l’impegnativo slogan di questo prodotto medio-basso, ricavato «dal celebre romanzo di Anthony Horowitz» (la citazione è dal press-book). Il quattordicenne protagonista (Alex Ryder, che fantasia) è diventato, informano le cronache, un eroe per gli adolescenti di tutto il mondo che si identificano con questa specie di agente segreto uscito dalla penna dello scrittore di cui sopra prima in Stormbreaker, quindi in una serie di libri che, fino a oggi, hanno venduto oltre nove milioni di copie in ogni dove. L’intrigo è internazionale come il cast, che rispolvera gente che ne ha viste (tipo Mickey Rourke), eterne promesse come Alicia Silverstone e un talentaccio che ultimamente sceglie i copioni come le merci al supermercato, vale a dire Ewan McGregor. Il regista Geoffrey Sax conosce perfettamente le esigenze degli adolescenti contemporanei, che da un film d’azione (pensato principalmente per una fruizione casalinga tra un sms e l’altro) vogliono, pretendono, reclamano solo movimento, effetti speciali, un briciolo di meraviglia, nessuna complicanza psicologica. Certo, come un tempo. Ma almeno negli anni ‘70 c’erano un po’ di sesso e un po’ di ironia.
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