Regia di Geoffrey Sax vedi scheda film
Formula già vista quella dell' agente segreto al liceo, tra l'altro con risultati sempre piuttosto deludenti. "Stormbreaker" di Geoffrey Sax si distingue semplicemente per una discreta messa in scena, vicina soprattutto ai 007 post Campbell, e per qualche caratterizzazione riuscita come quelle di Mickey Rourke, Andy Serkis, Stephen Fry e Bill Nighy. Mestiere ed ironia prestati ad una vicenda tratta da un celebre ed omonimo romanzo scritto da Anthony Horowitz, qui ovviamente autore di soggetto e sceneggiatura, che vedono il tipico ragazzino sveglio trasformarsi in una spia internazionale dopo che gli hanno assassinato lo zio (Ewan McGregor, camero di lusso), agente MI6 in missione. Spetterà quindi al giovane terminare il lavoro iniziato dal parente ucciso a maggior ragione perché già inconsapevolmente ma perfettamente addestrato ad ogni tipo di combattimento e situazione limite. Niente di entusiasmante, i contenuti sono triti e ritriti ma l'azione fa sì che l'attenzione non latiti troppo e così, fra un inseguimento e l'altro, si arriva alla fine senza troppi patimenti. Funzionale la prova del protagonista Alex Pettyfer, non troppo convincente il comparto femminile Okonedo-Silverstone-Pile, colonna sonora senza sorprese ed un finale aperto senza troppo entusiasmo ad improbabili sequels.
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