Regia di Clifford Odets vedi scheda film
Dramma giudiziario alquanto argilloso. Non solo non è teso come una corda di violino, ma quella corda si scopre essere anche l'unico filo che colleghi l'inizio alla fine e con un automatismo deludente. La Hayworth in versione sciura casalinga - oltremodo depressa dal film interpretato - o l'ottima interpretazione del procuratore/persecutore non riescono ad accendere questa fascina bagnata. Insoddisfacente anche in considerazione della carenza di colpi di scena, inganni, sotterfugi o di qualsiasi altra cosa che avrebbe potuto fornire la scossa giusta alla vicenda. La prevedibilità è un difetto che una pellicola non si può permettere, soprattutto se ambientata nella circoscritta aula di un tribunale. Zero sussulti e suspence in dose minima; concentrarsi solo sugli attori (e su un paio di loro intemperanze) oppure selezionare un canale che trasmetta "Law & Order".
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