Regia di Bruce La Bruce vedi scheda film
Bruce La Bruce (insieme a Rick Castro nella regia) unisce nel singolare Hustler White elementi warholiani a quasi "nostalgiche" citazioni di Viale del tramonto, si immerge empaticamente nel personaggio di Jurgen Anger (omaggio, naturalmente, a Kenneth Anger), all'inseguimento passionale di una marchetta (il modello di Madonna Tony Ward) per mezzo dell'alibi di documentari sul mondo della prostituzione maschile.
Le citazioni non bloccano la narrazione, non sono fini a se stesse (un'altra è nella sequenza della sodomizzazione per mezzo di una gamba amputata, ispirata - apprendo - al film Long Jeanne Silver di Alex de Renzy); la scostante crudezza delle situazioni, l'approssimazione tecnica e la mercificazione del sesso non impediscono tuttavia ai registi di poter ammettere con sincerità la dimensione dell'amore, pur nel finale dai toni grotteschi. 7 1/2
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Altra chicca! Bruce LaBruce, come dice PierMaria Bocchi, è un ragazzo cattivo (oltre che uno degli autori più interessanti del cinema underground contemporaneo), uno degli esponenti del "cinema della trasgressione" insieme a Nick Zedd e Richard Kern (a proposito, ci sarebbero da inserire un bel po' di nuovi titoli nel database), ma ancora più cattivo di questo "Hustler white" è "The raspberry reich", uno dei film più recenti del regista, vero e proprio porno (rigorosamente omo) d'autore. Visti entrambi qualche anno fa ad una rassegna cinematografica.
Informazioni gradite.... Kern, invece, mi è quasi sempre abbastanza indigesto (stilisticamente).
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