Regia di Andrea Barzini vedi scheda film
Le disavventure su e giù dal palco di un cantante emiliano da balera, fra manager inaffidabili, serate disastrose o esaltanti e l’avventuretta con una giovane ballerina che mette in discussione il suo matrimonio.
L’esordio dietro la macchina da presa per Andrea Barzini, classe 1952 e quindi poco più che trentenne, è con questo lavoro televisivo; suddiviso in due puntate da circa 50 minuti ciascuna, Flipper è una bizzarra commedia sopra le righe con un protagonista assolutamente inattendibile dal punto di vista della recitazione, ma carico di simpatica veracità come Andrea Mingardi, al suo secondo ruolo di rilievo dopo la parte in Italian boys di Umberto Smaila l’anno precedente. Il resto del cast non è assortito in maniera meno curiosa e al tempo stesso coraggiosa: il giovanissimo Christian De Sica è già capace di impressionare in una caratterizzazione ‘forte’, di quelle che il pubblico imparerà a riconoscergli addosso negli anni a venire; l’ancora più piccola di età – ed esordiente – Margherita Buy dà un’ancora più grande dimostrazione di potenziale artistico (oltre a quello estetico da non sottovalutare, ma qui si finisce per rientrare nella soggettività); fra gli altri interpreti ci sono poi Alessandro Haber, Paola Pitagora, Luciana Negrini, Giovanni Vettorazzo e Giovanni Lombardo Radice. Carino, ma sovrabbondante il tema musicale di Pasquale Minieri; spazio anche alle musiche di Mingardi, ripreso sul palco soprattutto nella prima metà del lavoro. Il ritmo è discreto, la storia un po’ annacquata, ma quantomeno originale nel panorama delle fiction televisive; la fotografia di Luigi Verga e l’operato dei restanti collaboratori tecnici fornisce al film una confezione che non ha nulla da invidiare agli standard cinematografici, come d’altronde all’epoca usava per i prodotti per il piccolo schermo. 4/10.
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