Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Dal romanzo "La coda della lucertola" di Marc Brandel,un fiacco psyco-thriller che stinge nell'horror,piatto come una tavola,senza mistero nè colpi di scena(dopo mezzora sappiamo già chi è l'assassino).Film che punta tutto sui truculenti effetti speciali di C.Rambaldi,una garanzia,nonchè sull'intensa interpretazione di M.Caine.Tuttavia alcuni sprazzi qui e là d'improvviso spavento creano una discreta suspense. Tiepidamente potabile(voto:6,5).
Disegnatore di fumetti,perduta la mano destra,in un incidente d'auto,impazzisce credendo d'essere perseguitato dalla sua stessa mano recisa.
Musiche di James Horner,adeguate ma non eccelse.
1)Meglio sarebbe stato svelare l'identita' dell'assassino solo alla fine, convergendo indizi verso altri personaggi.2)Un cast migliore come supporto a M.Caine.
Alla sua seconda prova dopo il poco noto "La Regina del male"('74),prima di dedicarsi,con maggior successo,ad un cinema d'impegno civile,dimostra di conoscere bene i meccanismi ed i tempi della suspense,senza aver nulla da invidiare a colleghi come De Palma o D.Argento.Ritagliandosi un breve cammeo,come "clochard" monco,fa persino una buona figura come attore.
Sulla scia del successo di "Vestito per uccidere",girato l'anno prima,ecco un'altro ruolo da psicotico per M.Caine,come sempre di una bravura incommensurabile ma sprecata.Peccato che il resto del cast,composto da attori misconosciuti,non ne sia all'altezza.Curiosità:IL regista O.Stone avrebbe voluto per questo ruolo Jon Voight,ma rifiuto',cosi' come fecero in seguito Christopher Walken e Dustin Hoffman.
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