Regia di Fred Niblo vedi scheda film
Ascesa e caduta del torero Juan Gallardo: infanzia da orfano, conquista della fama, matrimonio con una brava ragazza, incontro fatale con la mangiauomini doña Sol, perdita della stima per sé stesso, morte per un’incornata durante una corrida. Melodramma a tinte forti, con passioni elementari: è la storia di un uomo diviso fra l’amore per due donne, consapevole che una è indegna di lui ma incapace di rinunciarvi. La recitazione è un po’ statica, le scene nell’arena non fanno vedere quasi nulla (oppure finiscono dentro un’ellissi: la prima esibizione ufficiale di Juan viene raccontata alla madre dalle vicine esaltate), ma resta uno spettacolone godibile anche a un secolo di distanza. Le principali differenze rispetto alla ben più celebre versione sonora di Mamoulian (1941) sono due personaggi, che non so se fossero già presenti nel romanzo di Vicente Blasco Ibáñez: don José, vecchio filosofo che commenta con disincanto (e qualche banalità) il vano agitarsi degli uomini, e il bandito Plumitas, consapevole di sfidare la morte per mestiere come i toreri ma di non essere destinato a ricevere le acclamazioni della folla, a differenza di loro.
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