Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Un ingegnere conosce una brava ragazza, Marina, ma si innamora di sua sorella Clara, più frivola e inaffidabile. Tanto inaffidabile che, non appena l'uomo parte per lavoro, si concede a un altro. L'ingegnere torna a casa dopo un incidente: è diventato cieco. A prendersi cura di lui sarà naturalmente Marina.
Per quanto sia maggiormente noto per le sue commedie, Mario Mattòli ha girato anche pellicole meno leggere come questa Luce nelle tenebre. Si tratta di un melodramma vecchio stile, dal lieto fine (pur dopo una serie di contrattempi e disgrazie, si capisce) che meglio si adatta al clima del 1941 in cui il film esce in sala, nel bel mezzo di una guerra e sotto a un regime dalla censura facile. Mattòli sigla anche la sceneggiatura, disponendo in scena un'opera dal respiro popolare, ma non per questo banale; tra gli interpreti, tutti decisamente efficaci, ha a disposizione Fosco Giachetti, Clara Calamai, Carlo Campanini, Enzo Biliotti, Carlo Lombardi e una giovanissima, ma già piuttosto quotata Alida Valli. Nello stesso anno, subito di seguito, l'attrice e il regista si incontreranno di nuovo sul set di Ore 9: lezione di chimica, lavoro più lieve nei toni, ma cionondimeno a suo modo degno di interesse. 4/10.
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