Regia di Amleto Palermi vedi scheda film
Rivive vent'anni più tardi, grazie ai figli dei protagonisti, la storia dell'amore tra Adina e Nemorino, inizialmente da lei non ricambiato e poi, grazie a un elisir in realtà truffaldino, destinato a concretizzarsi.
Dulcamara strikes back poteva essere un titolo ben più efficace e accattivante per questa versione firmata da Amleto Palermi – e ampiamente rimaneggiata – dell'Elisir d'amore di Donizetti; naturalmente al di là della boutade siamo nel 1941 e il titolo va benissimo com'è, anche se nella pellicola c'è una buona parte di storia del tutto inventata, sorta di sequel dell'opera originaria, che con essa va a intersecarsi. Sui titoli di testa la sceneggiatura risulta accreditata al regista e a Spellami, pseudonimo dietro al quale dovrebbe celarsi Giovanni Spellani; la componente musicale, e qui sta la sorpresa principale del lavoro, è in effetti abbastanza limitata e principalmente il film si presenta come una commedia brillante al servizio di uno spigliato protagonista come Armando Falconi, nei panni di Dulcamara. Altri interpreti sono poi Margherita Carosio, Roberto Villa, Carlo Romano, Giuseppe Rinaldi, Silvio Bagolini, Pina Renzi e Alberto De Martino (dovrebbe trattarsi proprio del futuro regista, all'epoca dodicenne). Scene, costumi e azione sono gestiti con tempi e modi teatrali, nonostante la discreta dinamicità della trama; di certo più apprezzabile per i puristi melomani sarà la versione dell'Elisir d'amore che Mario Costa firmerà cinque anni più tardi. 3,5/10.
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