La recensione su Il mio prossimo matrimonio

Il mio prossimo matrimonio (1938): locandina

Quando scrissi del film "12 metri d'amore", qualche settimana fa, non ero al corrente che Lucille Ball avesse già recitato a bordo di una... roulotte. Sedici anni prima del film di Vincente Minelli è protagonista della pellicola "Il mio prossimo matrimonio" dove veste i panni di una giovane e ricchissima ereditiera, Miss Nancy Fleming Crooker, messa alle strette dal blindatissimo testamento paterno che la costringe a sposare un americano per disporre dell'ingente lascito. Lo zio di lei, curatore testamentario, la vede lunga, e non sopporta il facinoroso fidanzato della nipote, nobile decaduto a caccia di dote. Ma Nancy, in barba alle raccomandazioni dello zio, è disposta a tutto pur di avere i soldi e il marito desiderato... compreso sposarsi con uno sconosciuto.

Così, mentre passa lungo una strada in manutenzione a bordo della propria auto, offre un bel gruzzolo ad un giovane vagabondo,  che sta lavorando nel cantiere. Nancy ed Anthony celebrano il matrimonio e poi ognuno va per la sua strada. La faccenda però viene presto a galla ed Anthony, indignato, rapisce la moglie e si dirige con la sua roulotte verso Reno in Nevada dove potrà chiedere per primo il divorzio e recuperare la dignità perduta. Il conte, a sua volta, si mette all'inseguimento per sventare il piano dell'uomo e recuperare l'amata che a sua volta vuole presentare, per prima, istanza di divorzio davanti al giudice.

Il viaggio dalla California al Nevada si rivela pieno di imprevisti ed i due protagonisti, costretti ad una forzata convivenza, finiscono per avvicinarsi più di quanto desiderato...

La commedia di Garson Kanin poggia su una sceneggiatura decisamente esile e con qualche buco di troppo. Tuttavia i difetti strutturali vengono ben mascherati da Lucille Ball, attrice brillante in grande ascesa nel 1938, che non ha paura di osare e di rendersi ridicola al pubblico avvilendo la sua straordinaria bellezza. Nancy viene annaffiata dal marito all'interno della roulotte in fiamme, finisce dentro un laghetto col compagno, viene ricoperta di polvere durante un inseguimento in macchina e dulcis in fundo, poichè priva di abiti puliti, indossa quelli larghi e sciatti del marito per essere scambiata di notte per un ragazzo. La Ball si mette in gioco con ironia e febbrile dinamicità. Ottima anche la sua spalla, l'attore James Allison, nella parte dello scafato ed irriverente neo-sposo che ama girare l'America con la sua casa viaggiante alla ricerca della libertà che il danaro e le convenzioni sociali (il matrimonio) non possono dare.

Film senza grandi pretese che, però, non può mancare agli amanti dell'attrice americana. Disponibile in lingua originale con sottotitoli.

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Il mio prossimo matrimonio (1938): Lucille Ball