Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Rielaborazione bizzarra del Gatto Nero di Poe aggiornata alla femme fatale e ai Diabolici di Clouzot. Soffre di una sceneggiatura troppo macchinosa, certa enfasi e personaggi prototipici, ma la contaminazione con il gotico funziona meglio che in Miraglia (La Dama Rossa uccide sette volte). Martino scova inquadrature non banali che suppliscono al ritmo un po’ legnoso, azzecca un clima malsano e ha intuizioni e raffinatezze non da poco (la corsa in moto, le colombe, la scena saffica). Belle facce: ruvido, torbido Pistilli, gorgonica la Stridberg, freschissima la Fenech. Non male.
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