Regia di Michelangelo Antonioni vedi scheda film
Donne che parlano, donne che si annoiano, donne che giocano con i sentimenti, donne che feriscono e uccidono con le parole. La terza opera di antonioni ,tratta da un racconto di pavese,mette al centro il tema preferito del regista : la descrizione della borghesia italiana. Nel cinema degli anni cinquanta, diviso tra gli ultimi fuochi del neorealismo che si accingeva a passare il testimone alla commedia all'italiana, questo film si pone al di fuori, diverso rispetto anche il Fellini di quegli anni. Cinema borghese ma non fascista, cinema psicologico senza bozzetti, cinema che non cerca il finale consolatorio, anzi vuole alimentare i dubbi e le incertezze.
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