Sbarcata a Torino per lavoro, la giovane romana Clelia conosce Rosetta in circostanze drammatiche (la ragazza infatti ha appena tentato il suicidio per amore) e successivamente le sue amiche, variamente coinvolte in vicende sentimentali critiche che sembrano affrontare con la massima disinvoltura. Disinvoltura che manca a Rosetta: tenterà una seconda volta di togliersi la vita. Clelia, dapprima propensa a fermarsi a Torino, torna a Roma.
Note
Tratto da un racconto di Pavese, nonostante qualche frammentarietà, il film ci mostra un Antonioni già padrone degli strumenti del mestiere e acuto osservatore delle difficoltà delle relazioni umane. Leone d'argento a Venezia.
Partendo dalle pagine di Pavese, Antonioni costruisce un moderno mélo borghese ricco di eleganti traiettorie visive sui destini di un gruppo di giovani donne alle prese con gli interrogativi sulle proprie identità esistenziali.
Con questa recensione voglio ricordare Cesare Pavese a 70 anni dal suicidio, attraverso un film che è anche l’omaggio di un grande regista allo scrittore molto amato.
La vanità-vacuità del mondo scrutata attraverso gli occhi dell'ironia, dell'ira, dell'indifferenza, della fragilità dell'universo femminile con la maestria già palpabile del corifeo del dramma psicologico,Antonioni.
Dal bel romanzo breve di Cesare Pavese Tra donne sole, che raggruppato con gli altri due brevi* sotto il titolo La bella estate, ottenne nel 1950 il Premio Strega, Antonioni trasse il soggetto di questo bellissimo film, che sceneggiò con Suso Cecchi d’Amico e Alba De Cespedes, per presentarlo, infine, alla Mostra Internazionale d’Arte… leggi tutto
Peccato che Antonioni abbia letto Tra donne sole, il romanzo breve di Pavese, una riga sì e una riga no e abbia "liberamente" adattato storie che nulla hanno a vedere con l'opera. Il film diventa così una storia triste di buoni borghesi e d'artisti tipicamente tormentati: la ragazzina annoiata che si innamora del pittore, la protagonista che s'invaghisce mollemente dell'assistente… leggi tutto
Antonioni va a fondo nell'approccio al rapporto sentimentale, evidenziando la ricerca di un disperato bisogno di attenzione da parte femminile ed una certa insensibilità maschile. Il risultato, manco a dirlo, è l'incomprensione (anche qui il film finisce con un addio fra amanti che hanno diverse idee e prospettive). La storia in sè - pur venendo da Pavese - non è eccezionale, ma è comunque… leggi tutto
Una donna si sta per fare il bagno in albergo, è appena tornata dopo anni nella sua Torino, viene interrotta e inizia tutt’altra storia, la storia del film. La stessa donna alla fine del film torna a Roma, fugge praticamente. Antonioni al suo quarto lungometraggio parte dal libro di Cesare Pavese per approfondire alcuni temi centrali della sua opera.
La trama in breve:…
Le amiche è un Antonioni prima maniera, generalmente considerato "opera minore", ma dove la mano del suo autore è riconoscibilissima, sia nelle tematiche che nello stile, anche se a livello visivo non c'è ancora la predominanza di composizioni paesaggistico/architettoniche che troveremo nelle opere successive. Si tratta di un adattamento di un romanzo breve di Cesare…
Domanda: La legge di Lidia Poët si apre con una scena di sesso abbastanza forte, un cunnilingus. Risposta: Me la ricordo, ci abbiamo messo nove ore a girarla… (Ma sono molto serena con la mia…
Come invisibili nanomostri di un horror di serie B, entità prive di qualsiasi nobiltà benché coronate entrano a volte di soppiatto nei nostri corpi costringendoci a pit stop molto fastidiosi ma utili per riscoprire i film meno conosciuti dei grandi maestri e rileggere i libri della nostra giovinezza che li hanno ispirati. Le amiche (1955) è il quinto film (il quarto…
Il film, di Mario Mattòli, è "Due notti con Cleopatra", Sophia ha vent'anni ed Ettore Manni ne ha sette di più. Siamo nel 1954 e lui è in questo momento uno degli attori più…
Dal bel romanzo breve di Cesare Pavese Tra donne sole, che raggruppato con gli altri due brevi* sotto il titolo La bella estate, ottenne nel 1950 il Premio Strega, Antonioni trasse il soggetto di questo bellissimo film, che sceneggiò con Suso Cecchi d’Amico e Alba De Cespedes, per presentarlo, infine, alla Mostra Internazionale d’Arte…
Peccato che Antonioni abbia letto Tra donne sole, il romanzo breve di Pavese, una riga sì e una riga no e abbia "liberamente" adattato storie che nulla hanno a vedere con l'opera. Il film diventa così una storia triste di buoni borghesi e d'artisti tipicamente tormentati: la ragazzina annoiata che si innamora del pittore, la protagonista che s'invaghisce mollemente dell'assistente…
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Commenti (6) vedi tutti
Vite frivole e agiate. Film pesante
commento di Artemisia1593Partendo dalle pagine di Pavese, Antonioni costruisce un moderno mélo borghese ricco di eleganti traiettorie visive sui destini di un gruppo di giovani donne alle prese con gli interrogativi sulle proprie identità esistenziali.
leggi la recensione completa di RobertoMangiaficoCon questa recensione voglio ricordare Cesare Pavese a 70 anni dal suicidio, attraverso un film che è anche l’omaggio di un grande regista allo scrittore molto amato.
leggi la recensione completa di laulilla"Tra donne sole", il romanzo di Pavese, è bellissimo.
leggi la recensione completa di Attanasiogran bel mattone.
commento di kkkLa vanità-vacuità del mondo scrutata attraverso gli occhi dell'ironia, dell'ira, dell'indifferenza, della fragilità dell'universo femminile con la maestria già palpabile del corifeo del dramma psicologico,Antonioni.
commento di Cabiria