Regia di Ôtomo Katsuhiro vedi scheda film
Ogni tanto vado a ripescare negli antri nascosti e persi di film che ho accantonato negli anni, per vari motivi ricercati e poi mai visti. Questo è uno di quelli, uno dei motivi del perché avevo considerato questo film era la sua presenza alla 63ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e il fatto esser diretto dal regista di Akira, Katsuhiro Otomo. Devo dire che è una delle poche volte che mi annoio davanti ad un film orientale oltretutto considerando la caratura del regista Katsuhiro Otomo classe 1954, la stessa cosa l’avevo provata con il live action Avalon (2001) di Mamoru Oshii classe 1951. In entrambi i film sono lontani dalle loro opere animate che li hanno resi i più grandi registi giapponesi, della media generazione di direttori di anime, non riescono a mio giudizio a trasmettere le stesse emozioni che hanno trasmesso nelle opere animate. Sono troppo pomposi, autoriali, verbosi e dilatati tanto che entrambi i film a mio avviso sono due delusioni. Qui la storia tratta da una serie di manga e di anime, non riesce ad appassionare e questo è fondamentalmente deprimente visto il fascino del protagonista e anche la sua dote di contrastare gli spiriti invasori, per non dire che il tutto è reso molto complicato da capire. Ginko dai capelli bianchi e senza un occhio è un Mushishi, un cercatore e cacciatore/contrastatore di mushi, piccoli spiriti che vivono in simbiosi con la natura, ma che amano “cibarsi” dei sensi degli umani alloggiando all’interno di essi. Lui ha un passato che non ricorda, tutti i ricordi dell’infanzia sono stati dimenticati per un particolare evento(?) I fans sub come al solito sono dettagliati e notevoli, ci sono anche dei cartelli aggiuntivi al sottotitolo, per questo c’è bisogno del fermo immagine per diverse volte durante la visione (senza il fermo non si riesce a seguire il sottotitolo e in contemporanea a leggere il cartello delle spiegazioni messo in alto) dove vengono spiegati usi, costumi, gesti fisici (vedere come viene presentato il croupier/scommettitore), religioni, e luoghi dove senza di essi saremmo del tutto all’oscuro e complicherebbe ancora di più la comprensione. Comunque arrivare alla fine è stato altamente complicato, quindi un consiglio siate ben svegli e riposati nel caso decideste di guardarlo! Devo però dire che la mia copia digitale e la sua definizione non era delle migliori e non faceva merito alla visione, teoricamente spettacolare, degli ambienti interni ed esterni comprendendo anche la materializzazione degli spiriti. Magari se si decideranno in qualche modo a distribuirlo pure da noi, rivisto in un edizione anche in dvd più che in Bluray potrebbe forse accattivare di più, chissa?
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