Regia di Dino Risi vedi scheda film
A Roma, la morte di una squillo d'alto bordo (Ely Galleani) sembra fare convergere i sospetti su un industriale fascistoide, cialtrone, traffichino e cinico (Vittorio Gassman) che non esita a corrompere un amico in difficoltà pur di comprarsi un alibi. Il commissario che indaga sulla vicenda (Ugo Tognazzi), pur scoprendo che in realtà la giovane donna si è suicidata, decide di punire ugualmente l'uomo per i suoi reati contro la società e l'ambiente.
Scritto in stato di grazia da Age e Scarpelli (di loro Tullio Kezich, dopo aver visto il film, ha scritto che "probabilmente non c'è oggi in Italia nessuno che scriva per lo spettacolo con tanta fecondità di invenzioni lessicali"), il film di Risi fotografa nitidamente gli orrori della Prima Repubblica, già sul crinale della depoliticizzazione, nella quale interessi privati e rampantismo sociale soppiantano quelli comunitari. Tra Tognazzi e Gassman è un autentico scontro tra titani della recitazione. Si sentono le prime parolacce sul grande schermo.
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