Regia di Joachim Lafosse vedi scheda film
un film sulle barriere impossibili da valicare che si possono costruire all'interno di una famiglia.Il ritratto non di una famiglia tipo:madre divorziata e neanche in buoni rapporti col marito e due figli gemelli cresciuti nel fisico ma non nella testa che passano le giornate a drogarsi di tv e playstation o a giocare a ping pong.Quando la madre manifesta la decisione di vendere l'obsoleta casa di campagna in cui vivono si scatena il pandemonio.E'un film duro,difficile da catalogare che ha l'aspetto povero e ultrarealista reso stile dai fratelli Dardenne,con una fotografia opaca e una messa in scena che vorrebbe essere raggellante ma che rischia di essere manierata che addirittura rinuncia a dei controcampi per fermarsi sul volto della Huppert,ormai segnato dagli anni per cercare di stare il piu'possibile con la macchina da presa ferma,incollata sul volto dei personaggi in piano sequenza fisso.E la Huppert si dimostra ancora smisuratamente brava.Nonostante alcuni difettucci è un film coinvolgente in cui oltre alla Huppert i due fratelli Renier si impegnano assai e con profitto e con un finale in bello stile,con un ultimo lungo piano sequenza all'indietro sulle stradine che portano alla bellissima dimora di campagna....
ottimo
bravo
smisuratamente brava anche se gli anni stanno segnando il suo bel visino....
promettente esordio
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