Regia di Satoshi Kon vedi scheda film
VOTO : 7.
Prodotto di animazione giapponese che percorre una strada che abbiamo recentemente visto in “Inception” con il merito, non di poco conto, di essere arrivato con qualche anno di anticipo.
Un gruppo di psicologi ha ideato un dispositivo, ancora in fase di pre lancio, chiamato DC-mini, che permette di entrare nei sogni, questo con un obiettivo terapeutico.
Ma quando alcuni esemplari spariscono l’inventore corpulento Tokita, la sua responsabile Chiba e l’anziano Shima, con l’aiuto dell’investigatore Konakawa, sono chiamati a risolvere il problema che però continua a peggiorare.
Infatti lo sconosciuto malfattore utilizza il dispositivo per entrare nei loro stessi subconsci, mettendo in pericolo la loro vita.
Interessante incursione animata nel mondo dei sogni, caratterizzata da un’animazione che si esalta quando si scende sul versante prettamente onirico.
Già l’introduzione, con i titoli di testa, regala cinque minuti da favola, con una serie d’invenzioni visive che catturano completamente l’attenzione, grazie a un’abbondanza d’idee davvero contagiosa (diciamo che per me rimane la parte più bella di tutto il film, quasi superlativa).
Poi la storia entra rapidamente nel vivo delle dinamiche costruendo un delirio sempre più ampio e stratificato, ecco forse a tratti, soprattutto nella seconda parte, la narrazione diviene un po’ troppo arzigogolata e quindi non facile da seguire, per quanto, visto l’argomento, l’atmosfera mantiene sempre un fascino suggestivo.
E l’animazione risulta essere uno strumento notevole per caratterizzare spazi di fantasia, dove gli scenari mutano rapidamente e gli elementi più stravaganti possono entrare tra loro in contatto negli spazi più impensabili.
Dunque “Paprika” è un film nel quale la fantasia domina la scena, forse l’ambizione è un po’ troppo alta e qualche meccanismo narrativo non è oliato benissimo, ma è davvero difficile riuscire a non farsi rapire da suggestioni elaborate con un talento e un ingegno notevoli.
Un po’ complicato, ma molto bello da vedere.
VOTO : 7. A livello di fantasia e di visionarietà la sua è una regia di altissimo profilo, ricca di spunti e di invenzioni a tratti anche stupefacenti. Un pò troppo contorto nel racconto.
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