Regia di Stephen Frears vedi scheda film
La capacità di Peter Morgan, sceneggiatore di “The Queen”, sta nell’aver individuato il più significativo, seppur breve, lasso di tempo necessario a definire l’austero carattere di una delle donne più influenti del mondo. Incentra l’attenzione sulla settimana successiva al decesso di Lady Diana, mettendo in luce pregi (ben pochi) e difetti (fin troppi) di Elisabetta II regina d’Inghilterra. Denota le reali, o almeno verosimili, vicissitudini che caratterizzano quelle giornate difficili e, in un certo qual modo, decisive per la corona britannica e per il capo che la indossa. Colei che sembra essere la colonna portante dell’Inghilterra, finisce per essere "sminuita" da un primo ministro determinatamente coerente e capace di tradurre lo stato d'animo di un popolo inspiegabilmente (almeno a parer regale) addolorato e di imporre una volontà che, nel giusto, conduce alla resa che va contro le rigide e antiquate leggi regali.
Helen Mirren non recita, impersona Elisabetta in modo sconvolgente tanto da riuscire ad essere indistinguibile dalla sovrana stessa. L'attrice mette in scena una metamorfosi fedele e facilmente credibile da riuscire a trasmettere l'irrequietezza di quel carattere fragilmente forte ma pur sempre orgoglioso.
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