Regia di Stephen Frears vedi scheda film
A Frears il coraggio non è mancato, non c'è che dire. Girare un film su un personaggio istituzionale già entrato nella storia (beh, per la posizione stessa che occupa) eppure vivente, e contemporaneo. Non facile. Ed in effetti questa pellicola non è del tutto riuscita. Vuole raccontare con piglio obbiettivo ma in realtà non lo è. Satira? No non direi, perchè non c'è nessuna ironia anzi molta troppa serietà! Le ricostruzioni (tipo la scena dei paparazzi che inseguono la macchina di Diana) mi sembrano molto, troppo televisive. A me non piacciono, proprio no. Il montaggio, fotografie e filmati reali intervallati da altri di pura fiction è invece molto interessante e curato, forse perchè in questa commistione le une e le altre sono difficili da identificare e creano un tutt'uno, esattamente come le vite dei personaggi, realtà e finzione, vita reale e vita raccontata sui giornali. Personalmente non perdono a Frear l'impostazione stessa del film, la scelta di parlare di Elisabetta II alla luce della figura di Diana Spencer. E non di Elisabetta II per quello che è Elisabetta II. Una donna che è ancora è un'icona in cui molti si riconoscono, e che nel bene e nel male rappresenta una nazione. Una donna che tra mille tempeste ha traghettato una monarchia millenaria nell'epoca moderna. Una donna che oggi, alla faccia di Frears (secondo cui fu Blair a consigliarla. Mah, magari fu proprio così...) è ancora lì, amata più che mai. Una donna che commise un errore (scegliere Diana come moglie per Carlo) e ne pagò le conseguenze. Ma che un anno fa ha dimostrato a tutti di aver capito la lezione (e non è proprio da tutti) accettando di buon grado una donna non nobile nella propria famiglia, moglie del futuro re (probabilmente...). Nel film Elisabetta è un po' ottusa, rigida. Forse lo fu, certo non sempre, e la storia lo dimostra. Comunque su tutto una splendida Hellen Mirren
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