Regia di Jan Svankmajer vedi scheda film
Trasposizione svankmajeriana di una favola ceca sconosciuta in Italia ma che si può considerare un mix tra quella di Cappuccetto rosso e quella di Pinocchio. La trama descrive la triste esistenza di una coppia di coniugi sterili che non si rassegnano a vivere senza le gioie di cullarsi un frugoletto.
E' per questo che il padre credendo di fare cosa gradita alla moglie, costruisce, utilizzando parte di un fusto e parte delle radici di un albero, un mostricciattolo con sembianze antropomorfe.
La mamma se ne innamora e inizia ad accudire il 'bambino legnoso' con insano amore materno.
Tale comportamento viene stigmatizzato dal padre che, nonostante abbia anch'egli i segni della pazzia dati dalle proprie continue allucinazioni, cerca di dissuadere la moglie dall'affezionarsi a quel pezzo di legno inanimato, peraltro non riuscendoci.
Da li' in avanti la favola e il grottesco la fanno da padroni fino all'epilogo nero che più nero non si può figlio della tradizione non edulcorata da Walt Disney.
Faccio presente che per i primi 25-30 minuti ho assistito ad un capolavoro mentre per il resto, sono rimasto un po' deluso dal finale già preannunciato con molto anticipo durante la visione.
Comunque questo regista, semisconosciuto da Noi è veramente un virtuoso.
Viva la Cecoslovacchia, pardon: la Repubblica ceca e Jan Svankmajer!
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