Regia di Jan Svankmajer vedi scheda film
Jan Svankmajer è stata una scoperta casuale che mi ha lasciato ancora una volta sbalordito dell'assurdità di molte mancate distribuzioni nostrane (è stato presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2000): praghese, classe 1934, si può considerare a pieno titolo un grandissimo artista anche solo vedendo questo film, surreale, inquietante, grottesco, ricco di humour nero, fiabesco. E' un viaggio nella fantasia spesso astrusa e cupa dei bambini, nel mondo delle favole, nelle ossessioni e nelle piccole o grandi follie o manie degli adulti, sull'amore filiale, sulla crudeltà ingenua dell'infanzia. Realizzato tramite l'unione di stop motion, animazione e tradizionali tecniche di messinscena verisimile, il tutto assume una carica di inusitata assurdità, tra tensione e divertimento, orrore e tenerezza che esplodono da ogni parte, dalle immagini televisive (spesso anch'esse in stop motion) o dall'uso del montaggio e delle riprese ravvicinate e ossessive sul cibo, quasi stomachevoli...
Attori ottimi e splendidi in particolare i personaggi della piccola Alzbetka (forse la vera protagonista del film) e del vecchio pedofilo. Astrusamente originale, incredibile e impressionante. 9
Una coppia è ossessionata dal desiderio di un bambino, ma non potendo averlo, il marito regala alla moglie un bebè di legno, una specie di Pinocchio abnorme sbozzato da una radice. Ben presto "il piccolo Otik" (il titolo del film) prende vita e rivela un appetito fuori dal comune. I vicini sospettano di questo bambino misterioso che non sono mai riusciti a vedere...
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