Regia di Alfonso Cuarón vedi scheda film
mi capita spesso di apprezzare il primo tempo e quindi di rimanere deluso dal secondo. invece qui capita il contrario. mi ha dato l'impressione che cuaron si stesse facendo sopraffare dalla bramosia di dire tanto e troppo tutto in una volta. siamo nel 2027 non troppo lontano dal 2006 quasi 7 e tutto quello che si vede sullo schermo potrebbe benissimo succedere. anzi i punti di appoggio alla realtà già esistono. i campi di soggiorno temporaneo per i profughi sono una cronaca telegiornalistica passata un pò di moda invero. il ricco nord paga quindi pegno per tutti gli affari che ha in atto in casa di quei profughi. comunque pagato pegno di una certa ingenuità nel voler mostrare tutto e subito per una sorta di sindrome del non lasciare nulla non detto, ed essere forse sicuro che tutti capissero, cuaron prende potere sulla materia cinematografica e nel campo profughi organizza un signor corrispondente di guerra-movie. e da lì fino al finale così secco senza se e senza ma, senza pietismi e senza piagnistei, perchè non ce n'è tempo. nel complesso un bel film che merita pollice all'insù nonostante un pò di confusione. peccato per una julianne moore che muore nel corso del primo tempo, dopo un pò di film non azzeccati, sempre più bella e doppiata con una bella voce e un bravò a clive owen che con quella faccia da scaricatore di porto, eroe suo malgrado ci consegna un salvatore non immortale ma che sa che non può cedere fino a quando non avrà messo in salvo il nuovo messia. e poi se vogliamo, cuaron è un pò feticista. quei suoi bei piedoni imperfetti nudi o con calze scure sempre in bella vista. un gran bell'ometto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta