Regia di Allen Coulter vedi scheda film
Superman è morto, video killed the American kids' star. Storia romanzata di un fatto di cronaca molto noto in America, la morte per suicidio dell'attore tv George Reeves, che interpretava l'uomo d'acciaio in una popolarissima serie pomeridiana ma sognava il cinema vero.
Emblematicamente, riesce ad avere una parte in Da qui all'eternità, ma viene tagliato al montaggio dopo una proiezione di prova, nella quale il pubblico lo identifica con Superman e si mette a ridere.
Storia nera, nerissima, con amanti potenti, madri ambiziose, detectives male in arnese, tycoons dai troppi segreti.
Di tutto, troppo, soprattutto il già visto (Black Dahlia, anyone?).
Alla fine troppi temi, la perdita dell'innocenza dell'America del dopoguerra, la fine del grande cinema ucciso dalla tv, il declino inaccettabile in una società dominata dall'ossessione della performance. E la verità, l'unica verità possibile, impressa sulla celluloide, filmini amatoriali che chiudono cerchi e forse riaprono porte, almeno per il ciancicato e bravo coprotagonista Brody.
Ma anche qui, l'avevamo già vista, meglio, in Black Dahlia.
Non è brutto, per carità, ma per fare un esercizio di stile ci vuole prima uno stile.
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