Regia di Allen Coulter vedi scheda film
Hollywood, anni '50. Il detective Louis Simo (Brody) viene reclutato dalla madre dell'attore George Reeves (Affleck) per investigare sulla presunta morte del figlio, archiviata come suicidio. Simo scopre il vaso di Pandora che si nasconde dietro gli sfarzi hollywoodiani: l'attore era un mediocre impigliato nella figura del Superman televisivo e con qualche ruolo secondario in alcuni film importanti. Ma siccome era belloccio era diventato l'amante di Diane Lane, la moglie di Eddie Mannix (Hoskins), boss della MGM, con disappunto di un'altra attricetta da strapazzo che per vie traverse cercava di dare la scalata al successo.
L'esordiente Allen Coulter ci offre prospettive diverse sull'esito delle ricerche del detective e chi cercasse nel film una risposta finale al giallo non la troverebbe. La regia rimane sobria e punta soprattutto sull'analisi del lato oscuro dei una Hollywood che all'epoca era all'apice della sua fortuna commerciale: ultimo anello di una catena che ha già messo in fila - tra gli altri - film come A che prezzo Hollywood?, Gli ultimi fuochi, La dolce ala della giovinezza, Viale del tramonto, Lo strano mondo di Daisy Clover, Frances, Mulholland drive e Black Dahlia, ma che trova un proprio elemento di originalità nel contrasto tra vecchio (cinema) e nuovo (televisione) mezzo di comunicazione.
Coppa Volpi al festival del cinema di Venezia a Ben Affleck come miglior attore non protagonista.
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