Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film
Fantasiosa trilogia di mefatore fatta di amore e misticismo. Se si è abituati a non ricevere passivamente i film (specie di questo genere) e fermarsi alla surreale apparenza, l'addentrarsi in questa fantastica poesia di Darren Aronofsky può regalare attimi di vero appagamento (cinematofrafico, si intende). In alcuni momenti sembra che Aronofsky si compiaccia della propria opera e dilunghi i tempi, fino a quando non ti sorprende con colpi di scena (verso la fine) e i salti spazio-temporali da un livello narrativo all'altro.
Hugh Jackman è un grande attore e qui dà prova di esserlo, dimostrandosi sempre convincente, così come Rachel Wisz: insieme avranno modo di regalare allo spettatore momenti di immensa drammaticità, ma al tempo stesso di vero amore, molto toccanti. Ellen Burstyn è aggiunta nel cast senza troppe motivazioni, ma campa di rendita dopo la sua interpretazione da albo del cinema in Requiem For A Dream (i suoi primi piani mi ricordano quel famoso monologo sulla vecchiaia, da far rabbrividire la pelle): è quindi una bella presenza, in fin dei conti.
NON consiglio di vedere il film a tutti. Chi è in cerca di altri generi di film ("non impegnati" detto volgarmente) può cambiare canale ed evitare di dare giudizi sciocchi e privi di senso. Per gli altri: lasciatevi trascinare in questo fantastico mondo, cercate di capire tutti i passaggi, ammirate le molteplici corrispondenze e i simboli. Vi accorgerete infine di avere davanti a voi un'immensa opera di immisurabile valore.
P.S. Perla di genialità la metafora dell'Inquisitore e dei condannati a morte! Semplicemente geniale!
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