Regia di Gianni Amelio vedi scheda film
Vincenzo Buonavolontà (Castellitto) è il manutentore di un altoforno che un'azienda italiana cede ad una cinese dopo molti anni. Accortosi che l'impianto ha un difetto, Vincenzo intraprende un lungo viaggio in Cina per assicurare agli acquirenti la nuova centralina in sostituzione di quella difettosa. Accompagnato da una interprete incontrata in Italia, Vincenzo girerà inutilmente alla ricerca dell'impianto, al tempo stesso scoprendo una realtà inimmaginabile.
La Cina vista con gli occhi di Gianni Amelio e la splendida fotografia di Luca Bigazzi non è mai stata così vicina: un arcipelago di contraddizioni, una ridda di contrasti tra natura e cultura, ricchezza e miseria, palazzi stratosferici e abitazioni sullo standard di Corviale. Quello di Amelio è un racconto morale esente da qualsiasi moralismo sul tema della responsabilità come pista verso il ritrovamento di se stessi.
Un Castellitto di impressionante bravura si è aggiudicato a Venezia la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile.
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