Espandi menu
cerca
Non è peccato. La Quinceañera

Regia di Richard Glatzer, Wash Westmoreland vedi scheda film

Recensioni

L'autore

FilmTv Rivista

FilmTv Rivista

Iscritto dal 9 luglio 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 242
  • Post 80
  • Recensioni 6309
  • Playlist 6
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Non è peccato. La Quinceañera

di FilmTv Rivista
4 stelle

Echo Park, Los Angeles. Piccole storie quotidiane nella comunità messicana, dove Magdalena sogna la sua quinceañera (la festa che segna il passaggio nella vita adulta al compimento del quindicesimo anno d’età), il cugino machogay Carlos il riscatto da una serie di scelte ribelli e sbagliate e il vecchio zio Tomas un finale di partita sereno e tranquillo nella sua “capanna” zeppa di ricordi. Poi un giorno Magdalena rimane incinta senza che abbia mai fatto l’amore e la madre parla di miracolo, il presunto fidanzatino prima suggerisce di chiamare il pargolo Jesus (capita la parabola?) poi se la svigna, mentre i genitori di entrambi reagiscono come peggio non si potrebbe. Sotto l’egida di Todd Haynes (produttore esecutivo), gonfio di premi, di critiche lusinghiere e di incassi fuori dal comune, approda anche in Italia questo filmettino francamente sopravvalutato, tiepido tiepido, timido timido, con i personaggi intinti in stampi ben stereotipati e un finale che strizza l’occhio all’onda zapateriana. La matrice, informano le cronache, si rifarebbe al kitchen sink drama, il “dramma dell’acquaio” nato nel gergo teatrale inglese durante gli anni ‘50. Sarà. Ma lì ad approfittarne c’erano gli Schlesinger, i Richardson, i Lindsay Anderson. Qui siamo in zona Sundance, dove le pellicole si trasformano in operine che flirtano con le operette.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 36 del 2006

Autore: Aldo Fittante

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati