Regia di Jason Reitman vedi scheda film
Mentre il padre - Ivan Reitman - continua a sfornare pellicole sbancabotteghino adatte per tutte le famiglie (da Ghostbusters all'imminente La mia Super ex ragazza), il figlio - Jason - esordisce dietro la macchina da presa con una delle commedie più dissacranti, ciniche, divertenti ed intelligenti che si ricordi di aver visto in questi ultimi anni sul grande schermo: Thank you for smoking. Storia del portavoce di una potente lobby del tab acco Nick Naylor - alle prese con i fanatici della salute decisi a bandire il fumo e con i progetti abolizionisti di un senatore opportunista- il debutto di Reitman è una sagace, sarcastica ed ironica fotografia di una società americana che deve fare i conti con la falsificazione e le ambigue manovre di chi cerca in qualche modo di vole raccontare la sua verità! Che poi si arrivi a parteggiare per un tipo come Nick (Aaron The Core Eckhart è da nomination!) , capace di confonderci amabilmente sull'opportunità di certe campagne sociali , è la migliore nota di merito del regista Reitman (anche autore della trasposizione del romanzo satirico omonimo di Christopher Buckley) che con uno stile personale - pur mutuato da un certo cinema documentaristico e d'avanguardia americano degli anni settanta - ed una briosità e velocità di racconti encomiabili conduce felicemente in porto il suo not politically correct pampleth contro le multinazionali e le lobby del Pensi ero libero tout court. Supportato da una schiera di personaggi tutti ben schizzati e necessari allo svolgimento della trama (peraltro resi magnificamente da un cast d'attori in gran forma che va da Maria Bello, Adam Brody, Katie Holmes, Rob Lowe sino ad arrivare a William H. Macy e Robert Duvall), Thank you for smoking rischia di imporsi come uno dei più riusciti ed incisivi atti d'accusa contro un'America malata di protagonismo e leader nel campo della mistificazione di una realtà da rendere comunque appetibile e "glamour" per tutti i palati!
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