Regia di Jaume Balagueró vedi scheda film
Un altro condominio della paura,stavolta in periferia.Probabilmente a Balaguero l'idea di fare REC è venuta dopo aver realizzato questo mediometraggio.E qui porta l'ignaro spettatore alle atmosfere di quella scheggia orrorifica impazzita ammirata l'anno dopo nei festival di mezzo mondo.Una caseggiato enorme,vuoto,i cui contorni sono sfumati nella pioggia che cade copiosa,un appartamento enorme che odora di muffa e di vecchiume che viene proposto come nido d'amore a due piccioncini.Ma c'è qualcosa di sbagliato.Lei si accorge che c'è qualcosa che non quadra.Ma non fa in tempo.Si scivola nella violenza,nella pazzia senza possibilità di remissione,si lotta per conservare la vita.Carnefici e vittime lottano selvaggiamente.Balaguero usa le stesse armi che poi renderanno vincente il prodotto REC:regia agile,montaggio nervoso,una cura maniacale della costruzione dell'inquadratura,una tale levigatezza formale che quasi stride con la furia parossistica che contraddistingue i personaggi ,sia la falsa agente immobiliare che la coppia di fidanzati.Impossibile sottrarsi all'attrazione perniciosa che offre questo Masters of Horror spagnolo.Nessun orrore suggerito,evocato o suggestionato.Viene tutto sbattuto in faccia senza dimenticare nessun particolare raccapricciante.Il condominio è una riedizione moderna di una bolgia dantesca che imprigiona e che si ripresenta sempre uguale nella sua diabolica ciclicità pronto per accogliere nuovi ospiti.Difficile vedere roba così sugli schermi....
ha trovato ormai la sua strada.
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ok
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