Regia di Zhang Yuan vedi scheda film
VOTO : 5++.
Non mi ha coinvolto più di tanto la visione di questo film, coproduzione italo-cinese, dettaglio che fin da subito mi aveva allarmato.
Parto dal presupposto che non ho letto il romanzo da cui è tratto (strano …), la storia comunque parla della vita di un asilo cinese, vista con gli occhi di un bimbo nuovo arrivato.
Narrativamente mi è parsa una rappresentazione disomogenea tanto che si può dividere il film in due parti ben distinte:
- la prima, la più piacevole che vede il protagonista alle prese con le difficoltà d’ambientamento che lo portano a vedere l’asilo quasi come una prigione con tanto di “mostruosa” maestra (e per un discreto periodo è anche interessante, vedere le abitudini presentate);
- la seconda dove il bambino subisce una trasformazione fino a diventare insostenibile, arrogante ed indolente con tutti-.
Beh, la seconda parte l’ho trovata davvero brutta (a parte forse la scena dell’attacco in massa dei bimbi alla maestra che presenta anche un paio di riprese di buona fattura), noiosa e soprattutto il protagonista diventa davvero insopportabile anche per uno stinco di santo.
In più mi risulta davvero difficile trovarci un messaggio di una certa rilevanza e non si capisce perché il bambino diventi all’improvviso così intrattabile con tutto e tutti.
Fortunatamente il finale giunge, un po’ inaspettato, piuttosto presto e le sofferenze dello spettatore non durano più di tanto.
Sopravvalutato.
VOTO : 5++.
Non male nella prima parte poi non riesce ad essere comunicativo quanto serve e si perde completamente.
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