La recensione su La ricompensa del gatto

Stavolta sono riuscito a non perdermi il "film evento" dello studio ghibli che ormai qui in italia la lucky red è solità distribuire per soli pochi giorni al cinema. Avrà anche un trattamento troppo ristretto, ma almeno questa casa di distribuzione ogni 2-3 mesi ci "regala" qualche film recuperato dal passato che da noi non si era mai visto. Anche questo film, per quanto molto semplice nelle intenzioni e nella riuscita, per chi ama questo tipo di animazione riesce sempre ad aggiunge qualcosa, ed è come sempre uno spettacolo per gli occhi.

L'animazione non è quella super precisa e super accessoriata di un Miyazaki stile La città incantata, è molto meno minuziosa ma allo stesso modo intrigante. Sfondi e paesaggi meno precisi, come detto, ma sempre ben disegnati, e questo stile un po' retro' anche nei movimenti dei personaggi rende molto anche ora, anche se si nota che il film non è proprio uscito ora, i dieci anni o più  passati si sentono soprattutto nello stile dei disegni, pero' ha comunque il suo fascino e chi ha amato gli altri classici dell'animazione giapponese sono convinto che apprezzerà anche questo stile.

Per quanto riguarda la trama sempre molto originale nelle intenzioni iniziali, e andando avanti forse un po' troppo banalotta, non riesce a mantenere quella originalità per tutta la sua durata. Durata che forse è troppo ristretta, una decina di minuti in più non sarebbero stati mal accettati dal pubblico. Pero' ha il grande pregio di avere un ritmo sempre molto incalzante, con la battuta sempre pronta e sempre straordinariamente divertente. Credo che infatti per la semplciità della storia e delle battute potrebbe essere apprezzato molto pure dai bambini o dai più grandi ai quali di solito non piace l'animazione giapponese.

La ricompensa del gatto (2002): scena

Centrale in tutta l'opera è la figura del gatto, animale tanto amato da molti (compreso io;)) e anche detestato o non molto simpatico ad altri. Il maggior interesse è riservato alla sua figura, che è anche molto grottesca vedere su due zampe e parlare (tanto che ho pensato che un paese dei gatti sarebbe perfetto per un film demenziale alla Seth MacFarlane per esempio). Molto interessante osservarli nei loro movimenti, ed è proprio questa figura che ci regala più sorrisi. 

Poi come detto la trama va a banalizzarsi, ed è forse questa la pecca del film, se cosi' possiamo chiamarla. Il film inizia in omdo abbastanza realistico aggiungendo il magico a poco a poco, e mi è piaciuta molto l'ambientazione di questo ufficio dei gatti, che si trova proprio nel nostro mondo ben nascosto a tutti. Poi come era prevedibile si passa ad un altro mondo parallelo diciamo, con portali e quant'altro... avrei preferito rimanesse più ancorato alla realtà insomma. Per il resto comunque è divertente, tante belle battute, la maggior parte anche riferite sorpattutto agli adulti e che i bambini forse non capirebbero.

Per chi ama questo tipo di animazione quindi rappresenta un altra piccola grande opera, anche senon eccezionale o delle migliori dello studio, ma cmq da non perdere.