La recensione su La ricompensa del gatto

La ricompensa del gatto (2002), diretto da Hiroyuki Morita è lo spin-off de “I sospiri del mio cuore” (1995) diretto da Yoshifumi Kondo, dove la giovane Shizuku conosce il padrone di un negozio di antiquariato, in cui all’interno possiede la statuetta di un gatto antropomorfo, il Barone così detto per le sue vesti aristocratiche ed eleganti.

In questo film dello Studio Ghibli si riprendono sia il Barone Humbert Von Gikkingen, così che si chiama, e il gatto mangione Muta che segue pure Shizuku fin nel negozio nel precedente film.

Haru un giorno nota con un’amica uno strano gatto che porta un piccolo pacchetto regalo in bocca, mentre sta per attraversare la strada quasi viene investito da un camion ma prontamente è salvato dalla ragazza.

Il gatto nel ricomporsi si solleva sulle due zampe come un umano e parlando la ringrazia dicendogli che è il principe del Regno dei Gatti e che non subito ma verrà ricompensata per l'atto successivamente. Scossa ma soddisfatta dell’azione, torna a casa e durante la notte viene contattata dallo stesso re del Regno condotto in carretta in una sfilata di gatti. Si noti la non sopportazione con i veri mici corsi verso il corteo attratti dal rumore e le luci, cui le guardie del corpo del re, prontamente mantengono a distanza menandoli!

La ragazza viene ringraziata e gli viene detto che doni gli saranno dispensati dal giorno successivo, senza contare che questi ultimi non sono proprio alla portata di umano. Comunque la ricompensa non è proprio così che suona, ma diventerà ben presto quasi un incubo proponendogli successivamente ma bisogna dire quasi “imponendogli” addirittura di sposare il principe gatto. 

Per salvarsi da questa situazione stramba, una voce gli dice di rivolgersi all’Ufficio affari dei gatti

ed è lì che incontrerà il Barone ottenendo il suo indispensabile aiuto.

Giunta nel regno subirà pure una mutazione....come in Pinocchio

Tra i film Ghibli è uno dei meno eccelsi, sia per la storia che per l’animazione ma comunque riesce a sorprendere e fare sorridere in alcuni punti

con una “caduta” eccezionale nel finale!

Haru come molti altri personaggi femminili dello Studio, farà una crescita nel carattere e diventerà molto più responsabile, e si avranno due chiavi di lettura differenti, una è quella che non ti devi impicciare degli affari che non ti riguardano e l’altra quella che se fai del bene un giorno pure lontano potresti essere ricompensata. Le due cose sono collegate oppure no, ma ognuna porta a differenti risultati che si possono persino pure intrecciare.

[NdA] The Cat Return come in Doraemon, Haru come Shizuka le gonne di entrambe vanno oltre i confini della fisica svolazzano e svolazzano, anche con tifoni e uragani pur essendo fatte come si dice in genere con due cravatte e poco più, ma non si alzano e non fanno mai intravedere nulla!