L'adolescente Haru è annoiata e frustrata dalla sua vita da scolaretta nella moderna Tokyo. Quando salva un gatto da una morte certa su una strada trafficata, non ha idea della straordinaria catena di eventi che sta mettendo in moto. Il fortunato animale infatti altri non è che il principe Lupe, erede al trono dello strano e incantato Regno dei Gatti. Hatu ha così la possibilità di viaggiare in una terra straordinaria, dove viene accolta da una pioggia di regali e dalla gratitudine degli abitanti felini. Quando però scopre che il re ha intenzione di darla in sposa al figlio, Haru è costretta a pianificare la sua fuga con l'aiuto del barone Humbert von Gikkingen e dei suoi scagnozzi. A causa della magia insidiosa del Regno, Haru vedrà però la sua identità svanire a poco a poco, rischiando di trasformarsi in un gatto anche lei.
Diretto da Hiroyuki Morita (animatore di lunga data), in confronto a registi come Miyazaki e Takahata, delude un po’! Percorso di crescita di una ragazzina goffa che entra nel regno dei gatti - rischiando di trasformarsi in una di loro - affrontato con determinazione anche grazie all’aiuto degli amici. Forse più adatto ai piccini che ai grandi.
Un bel film, la storia di una ragazza che si ritrova a vivere una insolita avventura dove i protagonisti sono i gatti e il mondo dei gatti. Film gradevolissimo e godibilissimo.
Una storia semplice, per gli amanti dei gatti ma anche no. Una storia che spazia da Alice Nel Paese delle Meraviglie per prendere pure Pinocchio, ma da vedere sempre e comunque per chi ama il Giappone l'animazione e lo studio Ghibli.
Anche se a tratti un po’ sbrigativo e con uno sguardo rivolto all’infanzia, "La ricompensa del gatto" non tralascia di mandare un messaggio anche al mondo degli adulti, per i quali, a volte, è persino più difficile accettarsi e crescere, cercando di «salvare sé stessi» prendendo consapevolezza dell’importanza delle proprie scelte.
La ricompensa del gatto (2002), diretto da Hiroyuki Morita è lo spin-off de “I sospiri del mio cuore” (1995) diretto da Yoshifumi Kondo, dove la giovane Shizuku conosce il padrone di un negozio di antiquariato, in cui all’interno possiede la statuetta di un gatto antropomorfo, il Barone così detto per le sue vesti aristocratiche ed eleganti.
In questo film… leggi tutto
La Lucky Red ha riportato in sala, solo il 9 e 10 febbraio, "La ricompensa del gatto", lungometraggio d’animazione prodotto dallo Studio Ghibli nel 2002, continuando la riproposizione delle opere della casa d’animazione giapponese dopo l’annuncio del ritiro del co-fondatore Hayao Miyazaki (anche se questa notizia pare sia stata smentita in un secondo momento dal regista). Il… leggi tutto
"Gli occhi di un gatto sono due finestre dietro le quali una divinità misteriosa ci osserva in silenzio." (Fabrizio Caramagna)
"Etimologia: cat(t)um (sec. IV), di origine oscura…
La ricompensa del gatto è un film d'animazione giapponese dello Studio Ghibli del 2002, diretto da Hiroyuki Morita con sceneggiatura di Reiko Yoshida.
In Italia il film è stato distribuito nelle sale, solamente nel del 2016 da Lucky Red (tramite la formula "evento").
Sinossi: La maldestra ed impacciata Haru un giorno ritornado dal scuola (è una liceale) salva da…
"La ricompensa del gatto" è il classico bel film d'animazione da vedere per rilassarsi e per passare una serata piacevole all'insegna del divertimento e del buon gusto per il cinema d'animazione.
Allora, qui dobbiamo essere sinceri, non ci troviamo di fronte ad un capolavoro firmato Myiazaki, la storia è molto semplice, è divertente ma dello stile e del genio di…
Considerato a torto uno dei titoli minori dello studio Ghibli (il film è del 2002) "La ricompensa del gatto!, spin off de "I sospiri del mio vuore" (1995) in cui già comparivano i i simpatici gatti protagonisti di questa pellicola, è a tutti gli effetti un classico dell'animazione giapponese che pur strizzando l'occhio a "Alice nel paese delle moeraviglie" opera però…
La ricompensa del gatto (2002), diretto da Hiroyuki Morita è lo spin-off de “I sospiri del mio cuore” (1995) diretto da Yoshifumi Kondo, dove la giovane Shizuku conosce il padrone di un negozio di antiquariato, in cui all’interno possiede la statuetta di un gatto antropomorfo, il Barone così detto per le sue vesti aristocratiche ed eleganti.
In questo film…
La Lucky Red ha riportato in sala, solo il 9 e 10 febbraio, "La ricompensa del gatto", lungometraggio d’animazione prodotto dallo Studio Ghibli nel 2002, continuando la riproposizione delle opere della casa d’animazione giapponese dopo l’annuncio del ritiro del co-fondatore Hayao Miyazaki (anche se questa notizia pare sia stata smentita in un secondo momento dal regista). Il…
Stavolta sono riuscito a non perdermi il "film evento" dello studio ghibli che ormai qui in italia la lucky red è solità distribuire per soli pochi giorni al cinema. Avrà anche un trattamento troppo ristretto, ma almeno questa casa di distribuzione ogni 2-3 mesi ci "regala" qualche film recuperato dal passato che da noi non si era mai visto. Anche questo film, per quanto…
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Commenti (4) vedi tutti
Diretto da Hiroyuki Morita (animatore di lunga data), in confronto a registi come Miyazaki e Takahata, delude un po’! Percorso di crescita di una ragazzina goffa che entra nel regno dei gatti - rischiando di trasformarsi in una di loro - affrontato con determinazione anche grazie all’aiuto degli amici. Forse più adatto ai piccini che ai grandi.
commento di marco biUn bel film, la storia di una ragazza che si ritrova a vivere una insolita avventura dove i protagonisti sono i gatti e il mondo dei gatti. Film gradevolissimo e godibilissimo.
leggi la recensione completa di ClintZoneUna storia semplice, per gli amanti dei gatti ma anche no. Una storia che spazia da Alice Nel Paese delle Meraviglie per prendere pure Pinocchio, ma da vedere sempre e comunque per chi ama il Giappone l'animazione e lo studio Ghibli.
leggi la recensione completa di Mike.WazowskiAnche se a tratti un po’ sbrigativo e con uno sguardo rivolto all’infanzia, "La ricompensa del gatto" non tralascia di mandare un messaggio anche al mondo degli adulti, per i quali, a volte, è persino più difficile accettarsi e crescere, cercando di «salvare sé stessi» prendendo consapevolezza dell’importanza delle proprie scelte.
leggi la recensione completa di Will88