Regia di Feng Xiaogang vedi scheda film
Feng Xiaogang continua il percorso iniziato da La tigre e il dragone e proseguito con Hero e La foresta dei pugnali volanti, e non a caso sceglie come protagonista l'attrice "emblema" di questo genere wuxiapian-occidentalizzato, che ha già lavorato negli altri tre film, ossia Zhang Ziyi. Una trama fatta di intrighi di corte, piani, sotterfugi, vendette. Un finale (lungo) che più pieno di colpi di teatro non si può (non vi alzate subito dalla poltrona quando pensate sia finita... e non iniziate a imprecare!), senza scordarsi che il film è liberamente ispirato all'Amleto. Detto questo bisogna dire che non si può che per l'ennesima volta restare incantati di fronte a combattimenti che, e qui ancora di più, sembrano vere e proprie danze (o meglio balletti di classica). Si resta ancora incantati da scenografie meravigliose, da abiti ricercatissimi e da una bellissima fotografia. Questa volta però il gioco rischia di prendere qualche bella sbandata, soprattutto a livello di situazioni: il ritmo dei precedenti tre film non c'è, e se non fosse per qualche sequenza veramente bella la parte centrale non avvincerebbe. Ma chi ha amato le opere di Yimou e Lee potrebbe restare affascinato un'altra volta e sorvolare su questo aspetto: gli altri stiano pure alla larga. Musica altalenante per qualità. Voto: 6.5
Discontinua: a volte bella a volte un po' troppo pomposa.
Qualche musica, qualcosa che non va nella sceneggiatura e un po' il ritmo.
Molto bravo, se la cava nel ruolo di protagonista.
Anche lui adatto al ruolo.
Carina e adatta al ruolo.
Chi?
Convincente e adatto.
Lei come sempre è splendida e bravissima.
Si fa un po' scappare di mano la situazione e a volte perde il ritmo...
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