Regia di Danny Boyle vedi scheda film
Premetto che i films di fantascienza del tipo "equipaggio dentro un'astronave dove succedono cose pazzesche e muoiono uno dopo l'altro" mi procurano solo senso di claustrofobia e noia. Si chiamino Alien o Pincopallino. Questo e' uno di QUEI films? Non esattamente. Ma ci va vicino. Dicono che Boyle si e' dedicato
con cura maniacale alla credibilità scientifica del film: peccato che a me delle Teorie della Scienza interessi pochino. Anche i personaggi che popolano questa "missione" non risultano particolarmente interessanti, fatta eccezione per Cillian Murphy che si conferma attore sempre piu' bravo e versatile. Ma non e' singolare che, subito dopo quella fregatura iper-ambiziosa che era "L'albero della vita" arrivi un'altra opera che qualcuno vorrebbe accostare (di nuovo) al capolavoro (che, per rispetto, nemmeno oso nominare) di Kubrick??
Immagini potenti ed efficaci (spesso accompagnate da ritmi ipnotici all'insegna del puro space-rock)...ma questo e' un importante aspetto del film (che pero', dati i miei gusti, ne rappresenta un limite): la sua stilosità eccessiva . L'eccesso di stile infatti, secondo me, appiattisce il film e genera noia : per fortuna che verso la fine arriva (benedetto!) un fantasma-cattivone che rida' al film nervo e movimento. Concludo con una nota che non c'entra ma riguarda solo Boyle come regista: tutti citano (ovvio) "Trainspotting" e "28 giorni dopo"; io invece amo ricordare di Boyle il suo penultimo film, si chiamava "Millions"...lo trovai delizioso: peccato che meta'dei critici lo abbia stroncato e l'altra metà lo abbia proprio ignorato.
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