Regia di Nunzio Malasomma vedi scheda film
Un ricco scapolo di mezza età conosce in maniera rocambolesca un’avvenente ragazza, già impegnata. Ciò non le impedirà di accettare le avances del maturo pretendente, scaricando il fidanzato alla sorella.
Fra le numerose commedie rosa girate da Nunzio Malasomma nel periodo del fascismo, In due si soffre meglio si situa nella zona bassa dell’ideale classifica: le idee, per quel poco che contano, sono scarse e già viste, ma soprattutto non convincono la narrazione a singhiozzi, intervallata da numerose scene musicali evidentemente posticce, inserite per fare volume, e la confezione sbrigativa. Siamo d’altronde in piena seconda guerra mondiale e il cinema italiano non solo riesce a produrre poco e con difficoltà, ma realmente necessita di questo tipo di pellicole spensierate e un po’ approssimative, destinate ad andare incontro ai semplici bisogni di evasione da parte del pubblico. Il cast non delude le attese: fra gli altri in scena compaiono Carlo Ninchi, Giuditta Rissone, Carlo Campanini, Wanda Capodaglio, Tino Scotti, Dedi Montano, Carlo Micheluzzi e Marisa Vernati. Il regista firma anche la sceneggiatura insieme a Mino Caudana e Gaspare Cataldo, da un soggetto di Luigi Pesenti. 3/10.
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