Regia di David Frankel vedi scheda film
Il tono di commedia interamente al femminile coinvolge in ogni momento grazie a un ritmo freneticamente trascinante, dando spazio, altresì, a pezzi di cinema coi fiocchi.
È la moda l'ubiqua protagonista di questa pellicola di David Frankel. Quello della moda, in effetti, è un ambiente sfavillante ma fasullo, perché basato sull'apparenza. Ma la sceneggiatura scritta da Aline Brosh McKenna, che adatta l'omonimo libro chick lit di Lauren Weisberger, adotta la moda come punto di partenza (pur sempre incombente) per parlare di temi più consistenti: l'importanza che si sceglie di dare ai sentimenti piuttosto che alla carriera lavorativa, la ricerca di una vita che sia quella che si vuole realmente vivere, il mobbing da parte del proprio capo, la fragilità interiore dei potenti... Tralasciando tre o quattro battute fuori luogo, il tono di commedia interamente al femminile coinvolge in ogni momento grazie a un ritmo freneticamente trascinante, dando spazio, altresì, a pezzi di cinema coi fiocchi che commuovono con sincerità (il dialogo in auto tra Miranda e Andrea, e lo sguardo finale che si scambiano le due). Anne Hathaway è sorprendentemente capace, ma l'affilato personaggio interpretato da Meryl Streep, chiaramente ritagliato su Anna Wintour direttrice di Vogue, non si dimentica. Ineccepibili Simon Baker, Stanley Tucci ed Emily Blunt. Lo stilista Valentino appare in un cameo alla sfilata parigina. Consigliato anche ai maschi.
La colonna sonora di Theodore Shapiro è completata da molte canzoni attinenti all'argomento come Suddenly I See di TK Tunstall e City of Blinding Lights degli U2.
♥ Film OTTIMO (8) — Bollino VERDE
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta