Regia di David Frankel vedi scheda film
il diavolo veste prada è una cosetta da vedere in una domenica pomeriggio dove non fa altro che piovere e di stravento. c'è freddo e sotto il plaid però non sei soddisfatto e allora cerchi qualcosa da mettere sotto i denti... this?... stuff?... le trema la voce ma lo sguardo non vacilla. inutile la merylla è brava, e anche la sua meravigliosa doppiatrice lo è. quella scena è un cult. quel suo modo di spiegare a quella spocchiosetta merdina snobbetta liberal della "andrea" dove ha preso quel suo maglioncino ceruleo infeltrito è indimenticabile. come e mi ripeto, come!?!? poter pensare di parteggiare per la merdina liberal? certo il film è nullo, inesistente, fa parte di quelle commediole miliardarie che fanno la loro fortuna grazie al battage pubblicitario(e come altrimenti, sennò?), ma che non sono N.I.E.N.T.E. ci sono bravi attori come tucci, interessanti quasi new entry come la blunt che non si sa cosa diventerenno e se lo diventeranno mai e poi c'è la protagonista che non sa ne di me ne di te. eppure nel pur piccolo ruolo di brokeback mi era piaciuta, porella anche lei. ma quel suo modo finale di guardare alla miranda con quel suo sorrisetto sardonico da stronzetta liberal che è uscita da" that stuff" è molto azzeccato e politico. lei la miranda sola, abbandonato, regina di un niente di carta e vestiti che l'ha pure spinta per fare la giornalista "seria". magari non era intenzionale, però ci sta tutto.
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