Regia di Goro Miyazaki vedi scheda film
Difficilmente i figli d'arte riescono ad essere all'altezza dei genitori, in questo caso di un padre che è maestro dell'animazione giapponese Miyazaki.
Avevo letto le stroncature di questo film, ma avevo creduto fossero eccessive, dettate forse dalle troppe aspettative; purtroppo dopo la visione mi trovo d'accordo.
Probabilmente il genio e il talento non sono cose che si ereditano, ma spero che il regista figlio di tale maestro possa fare cose migliori in futuro.
Ho fatto fatica a seguire la storia, poco comprensibile in alcuni punti per un adulto figuriamoci per un bambino (ma forse sono io), pesante e lenta nello sviluppo, che pure avrebbe degli elementi interessanti, complessi e non banali, come la paura della morte e la sua accettazione, la ricerca del senso della vita, e l'equilibrio tra luce e tenebre che determina la vita, tematiche non facili da dipanare.
Al figlio manca la poesia e la leggerezza, benchè le influenze paterne si sentano.
Volendo alcune immagini sono anche molto belle e suggestive, ma secondo me, non bastano a salvare il film, che manca di quel qualcosa in più, la capacità di catturare e trasportare nel sogno facendoti credere che sia reale.
Ho in programma di vedere al più presto Kiki. Consegne a domicilio... spero e credo di poter mettere le 4 stelle a occhi chiusi.
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